L'incanto dell'Estonia: tra laghi e boschi fiabeschi, arte e cucina naturale

Affacciato sul Mar Baltico, questo piccolo Paese del nord Europa è uno dei più verdi del continente, ha l'aria pulitissima, ritmi di vita rilassati, ma allo stesso tempo è uno dei più tecnologicamente avanzati. E da quest'anno è entrata anche nella Guida Michelin. Vi raccontiamo tutti i motivi per andarci
viaggio in Estonia

Immagina se esistesse un posto al mondo dove poter dire: "Vorrei che questo giorno non finisse mai" e poter essere accontentato. Quel posto è l’Estonia, dove nel periodo estivo le giornate non finiscono mai. Il Sole sembra cedere il passo, solo per un attimo, alle tenebre, ma poi, come se ci ripensasse, torna nel ruolo di protagonista; la Natura è nel pieno della sua fioritura; la tavola è ricca di bacche di ogni tipo e le temperature sono miti… l'estate è il momento perfetto per organizzare un viaggio in Estonia.

In Estonia ci sono quasi 1.500 laghi e l'acqua infatti è una delle risorse più preziose di questo Paese

Questo piccolo Stato che si affaccia sul Mar Baltico potrebbe a diritto essere considerato il quinto Paese scandinavo. E loro, gli Estoni, si sentono molto più simili ai finlandesi che non agli altri vicini Europei. Basti pensare che Estonia e Finlandia hanno lo stesso inno nazionale in termini di melodia e ciò spiega molte cose di questo Paese lontano e poco conosciuto da noi Italiani, una territorio con una storia di nazione recente, ma con un popolo molto fiero, che vuole dimenticarsi dei secoli di dominazioni, soprattutto dell’ultima e più recente, quella sovietica.

Poche parole, tanti fiori e molta tecnologia

È proprio la volontà di sottrarsi all’influenza russa che ha permesso a questo piccolo Paese di accelerare a livello economico tanto da essere, oggi, uno dei più innovativi e tecnologicamente avanzati: la concentrazione di startup è altissima, Skype è nato qui nel 2003 e i cittadini estoni sono i stati i primi in tutto il mondo a poter votare online, nelle elezioni del 2005! Non è difficile vedere una macchina a guida autonoma o piccoli robot girare per strada “da soli” e la cosa che più stupisce non sono tanto loro, ma più la non curanza (nel senso positivo del termine) con cui gli Estoni ci passano accanto, forse perché ci sono abituati, ma anche per il loro mood “nordico”. Lo notiamo appena arrivati e ce lo conferma la nostra guida Jaan che davanti al mercato all’ingresso della città vecchia di Tallinn ci dice che gli Estoni anziché parlare regalano mazzi di fiori. Ma esistono anche altri detti interessanti come “lascia l’ultima parola non detta” o “parlare è argento, restare in silenzio è oro” che spiegano molto dell’indole estone.

Il Mar Baltico nel villaggio di pescatori di Altja alle 10 di sera, a giugno

“Go to the forest!"

L’Estonia vista dall'alto atterrando è un grande bosco: il 51% della sua superficie è ricoperta da foreste e il 20% è parco nazionale e per gli Estoni una delle cose più comuni da fare è uscire e andare a fare due passi nella Natura. Durante il nostro viaggio ho incontrato un amico Italiano che vive a Tallinn da 12 anni e che mi ha raccontato come gli Estoni abbiano un rapporto sinergico con la Natura: «Pur essendo una popolazione a maggioranza laica, hanno un lato spirituale molto sviluppato, credono nelle energie e nel potere curativo di una passeggiata nei boschi e ora, anche per me è normale prendermi la mia ora per andare a camminare nel verde». La cultura si rispecchia tanto anche nella lingua, quindi non mi sorprende scoprire che in estone esistano molte parole per descrivere i suoni naturali dell’acqua e del vento.

Oltre alla luce di notte - affascinante, ma bisogna ricordarsi di viaggiare con la mascherina perché le tende degli alberghi potrebbero non bastare a schermare la luce - tante cose, tantissime davvero,  ci hanno colpito dell’Estonia. La prima sono i bog, dove siamo andati a sperimentare la connessione con la Natura. La traduzione letterale di bog, in italiano, è ambiente paludoso o torbiera, ma lo scenario è completamente diverso da quello delle nostre paludi. Ad accompagnarci è Romet Vaino, giovane guida turistica, blogger e fotografo che sta portando avanti un progetto di ricerca e sta realizzando un libro su questi ambienti. Mentre camminiamo sulle strette passerelle di legno che attraversano i bog del Lahemaa National Park, Romet ci racconta che un tempo queste zone erano considerate un luogo orribile e pericoloso, a differenza di oggi che sono diventate quasi sacre per gli Estoni.

Nel periodo estivo, se le condizioni lo consentono, il momento migliore per passeggiare nei bog è la mattina prestissimo

Verdi sono i boschi, blu i laghi, azzurro il mar Baltico

Descrivere un bog non è facile, sono distese enormi di muschio interrotte da pozze d’acqua e laghi di acqua purissima e pur essendo potabile, berla non ci toglierebbe il senso di sete - ci spiega Romet - perché è un’acqua priva di minerali e nutrienti. I bog sono il paesaggio organico più antico dell'Estonia: ogni anno, sotto la superficie muschiosa della palude si accumula uno strato (circa 1 mm all’anno) di materiale organico parzialmente decomposto per un totale, in media, di 5-7 metri, il che equivale a circa cinque-settemila anni di età. I bog sono frequentati tutto l'anno e gli Estoni fanno anche il bagno nei loro laghi. Se l'acqua scura non vi mette a proprio agio, si può decidere di attraversarli su un SUP

Scenario differente, ma altrettanto affascinante, soprattutto la sera tardi, in quelle che sono le ore del tramonto (anche se di fatto il Sole non tramonta mai), sono le coste della zona nord dell’Estonia. Arrivare sul Mar Baltico con i raggi del sole bassi che illuminano l’acqua calma, rendendola azzurra chiara con riflessi rosa e gli enormi massi tondeggianti vicini alla riva toglie il fiato e commuove. Ci accoglie così questo Paese, con tutta la sua pace e il suo silenzio, con il bosco che finisce sulla spiaggia e i cigni che nuotano nel mare, ci accoglie come dentro una fiaba, proprio come se da un momento all'altro dal fitto bosco potessero uscire fate e gnomi. 

L'Estonia è una destinazione scelta sempre di più dai cosiddetti “silence tourists” 

Il silenzio è un valore e continua anche nelle saune. Gli Estoni ne vanno matti, tanto da dire che le decisioni di lavoro si prendono in sauna. Quella tipica estone è la cosiddetta smoke sauna che è diventata patrimonio intangibile dell’Unesco; non ha un camino e il fumo della legna che brucia riempie la stanza. Dopo che la sauna ha raggiunto la temperatura appropriata, il fuoco viene spento e la stanza viene ventilata. Data che ci vuole molto tempo perché la smoke sauna sia pronta, è sempre meno diffusa, ma vale la pena trovare un posto dove provarla.

Tallinn: dal Medioevo all'alta tecnologia in pochi passi

L’Estonia è un Paese che si sta sviluppando in maniera incredibilmente veloce e la sua capitale Tallinn ne è la dimostrazione. Il centro storico, la città medioevale meglio conservata del nord Europa, è un gioiello da scoprire passeggiando per le sue vie acciottolate e salendo fino alla parte alta per ammirare i tetti spioventi delle torri che sembrano abitate da draghi e principesse.

Le torri murarie della città medioevale antica di Tallinn

Appena fuori da Old Town, invece, negli ultimi anni la città continua a cambiare, i quartieri che un tempo erano zone industriali abbandonate o di periferia, oggi sono tra le più vive e belle. La Città Creativa di Telliskivi si trova nell'ex complesso industriale e oggi ospita gallerie, piccoli negozi, aziende creative, start-up e ristoranti. Abbiamo visitato il museo fotografico Fotografiska Tallinn (che ha sedi anche a Stoccolma, Berlino e New York - e prossimamente Shanghai e Miami) con mostre di altissimo livello sia artisticamente sia a livello curatoriale: The Petshow, divertentissima sugli animali domestici; Your gaze belongs to me di Pixy Laio, artista cinese che riflette sul ruolo della donna all’interno della coppia; e infine Between these Folded Walls, Utopia del duo Cooper & Gorfer, che ritrae una giovane generazione di donne che ha sperimentato cosa significa sradicare la propria vita dalla propria terra. Le donne sono fotografate come dee, circondate da un entourage di aiutanti e assistenti. 

Al sesto piano dell’edificio c’è il ristorante Fotografiska, uno dei migliori tra tutti quelli provati. In realtà, va detto, dell’Estonia colpisce anche l’alta qualità della cucina e la grande varietà di piatti vegetariani e vegani. Anche in questo caso le influenze nordiche sono parecchie, ma la vicinanza con la Russia e le altre repubbliche baltiche la rende molto varia e interessante da scoprire. La cucina tradizionale è strettamente legata al suo territorio e alla tradizione secolare di andare a raccogliere bacche, funghi e tutto quello che la Natura offre stagionalmente. Ovviamente, come negli altri settori, anche in cucina le abilità delle generazioni passate si fondono con i trend attuali e con incursioni in mondi lontani, specialmente quelli orientali. Ed è proprio in estate che si possono cogliere le migliori opportunità a tavola: le prime patate, una grande varietà di verdure e bacche in abbondanza, alcune a noi completamente sconosciute. Il grande re della cucina estone è però il pane, specialmente quello nero o di segale… c’è da perderci la testa.

Gli indirizzi giusti per dormire e mangiare

L'Estonia da quest'anno è entrato a far parte della Guida Michelin, primo fra i Paesi Baltici. Due sono i ristoranti a essersi aggiudicati la stella: il 180° di Matthias Diether e il NOA Chef's Hall, entrambi a Tallinn. Noi abbiamo mangiato presso NOA, non nella Chef's Hall, ma nel ristorante che serve principalmente piatti a base di verdure e pesce. Indimenticabili l'antipasto con la trota affumicata e il dolce a base di rabarbaro (lo troverete in tantissime ricette) e frutti di bosco. 

Nell'area Noblessner, la zona di porto dove è prevista per il 2024 l'apertura del primo memoriale per le vittime del Comunismo, e già area che ospita altri musei e gallerie (impressionante, soprattutto se si viaggia con bambini e ragazzi è il Lennusadam) gli indirizzi da segnarsi sono due: il Lore Bistro dove si trovano piatti tipici della tradizione estone proposti con qualche rivisitazione. Da provare il porro servito con crema di anacardi, topinambur croccante e scalogno marinato. A poca distanza, nell'area portuale, quest'anno è stato allestito l'Iglupark: gli igloo sono costruzioni mobili con i tetti tipici di un tempo, alcuni sono adibiti a sauna, altri ad uffici che possono essere affittati per riunioni e team building, e altri ancore sono stanze doppie fronte mare dove trascorrere una notte fuori dalla città: consigliatissimo per le coppie.

L'interno di una delle camere delle Iglupark. Alcune stanze hanno a disposizione hot tub e sauna private

In centro a Tallinn gli indirizzi per dormire sono due. L'Embitu, un albergo moderno e bello, con camere spaziose e confortevoli e una buona colazione. Un'altra soluzione, più economica e adatta a viaggiatori che si sanno adattare, è l'Hektor le cui stanze sono ricavate in container. Sono piccole, ma per un paio di notti sufficienti, inoltre è a pochi minuti di distanza dal Fotografiska e dal bellissimo mercato Tartu.

Per andare invece alla scoperta della natura e dei bog si consiglia di allontanarsi un po' dalla città e di dormire in un manhor (maniero). Vihula Manor è un albergo storico d'Europa, situato lungo il fiume Mustoja nel Parco Nazionale di Lahemaa, a 4 km dalla costa del Mar Baltico e a un'ora di auto da Tallinn. Oltre all'albergo, all'interno del maniero si trovano ristorante, spa, piscina e museo della vodka.

Altri ristoranti consigliati: Pegasus e Mon Repos