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Biliardini «salvi», non serviranno verifiche e nulla osta. Riaperti i termini per l’autodichiarazione

I balneari denunciano un giro di vite dell’Agenzia delle Dogane su biliardini, ping pong e flipper, anche se gratuiti. Si deve attendere l’autorizzazione per metterli in esercizio, altrimenti per ogni biliardino fuori regola la sanzione è di 4mila euro

Articolo aggiornato il 23 giugno, ore 11:00

Tassa sul biliardino, ecco importi e multe

5' di lettura

Il calciobalilla evita di andare fuori gioco. Biliardini salvi negli stabilimenti e nelle sale giochi di tutta Italia. In base a una norma inserita nel maxiemendamento al dl Pnrr approvato in Senato (e che ora passa alla Camera per il via libera definitivo), entro il 15 novembre di ogni anno l’Agenzia delle Dogane dovrà individuare gli apparecchi «meccanici ed elettromeccanici che non distribuiscono tagliandi» (tra cui rientrano i calciobalilla) che saranno esenti dall’obbligo di verifica tecnica e conseguente nulla osta da parte della stessa Agenzia oggi necessari per l’utilizzo. La mancanza di queste certificazioni comporta infatti il rischio di sanzioni. Resta fermo, invece, l’obbligo di versamento dell’imposta sugli intrattenimenti

In questi primi scampoli d’estate i balneari sono scesi sul piede di guerra contro la tassa (e le multe che potrebbero arrivare) per poter continuare a tenere il biliardino nel proprio stabilimento, anche se a uso gratuito. Nel mirino un decreto dello scorso anno (n. 65 del 18 maggio 2021). Il biliardino può essere installato in tutti gli esercizi aperti al pubblico in possesso della licenza di somministrazione e bevande (articolo 86 del T.U.L.P.S.) e, quindi, in bar, stabilimenti balneari, ristoranti, alberghi eccetera.

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Cosa prevede il decreto del 2021

Il provvedimento in questione ha previsto che anche i locali che possiedono ed espongono flipper e biliardini debbano versare l’imposta sugli intrattenimenti (Isi), ovvero quella che si applica ai giochi a pagamento con vincita. La stretta non riguarda solo il tanto amato calciobalilla, ma anche carambole, biliardi, ping pong, flipper e freccette. Risultato: la tassa da versare ammonta all’8% dell’imponibile medio forfettario oltre al limite Iva.

La determinazione dell’agenzia delle Dogane

Il passo successivo è stato fatto da una determinazione del direttore dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 1 giugno 2021, in base alla quale dal primo giugno 2022 anche gli apparecchi che non erogano vincite in denaro o tagliandi possono essere installati solo se dotati di un «nulla osta di messa in esercizio». Entro il 30 aprile i gestori devono fare la richiesta del titolo autorizzativo all’Agenzia delle Dogane. Lo stesso iter che si fa per i videopoker.

L’allarme dei balneari

I balneari hanno lanciato l’allarme: chi ha dispositivi non autorizzati rischia una sanzione di 4mila euro. Per l’agenzia delle Dogane, questa imposta esiste da 20 anni e niente è cambiato nella regolamentazione, anzi: per poter usare il calcio balilla ora basta un’autocertificazione. «Le multe sono già partite», ha detto Antonio Capacchione presidente di Sib, Sindacato italiano balneari aderente a Fipe/Confcommercio che riunisce 10mila stabilimenti balneari. «Siamo alla follia: il calcio balilla come il videopoker». Per Capacchione, «tutti sono tenuti a denunciare all’agenzia delle Dogane calcio-balilla, ping pong e flipper, anche se gratuiti, e si deve attendere l’autorizzazione per metterlo in esercizio. In attesa, per ogni biliardino la sanzione è di 4000 mila euro».

Il tam tam sui social

Così è partito il tam tam sui social e sulle spiagge italiane, con i titolari degli stabilimenti pronti a togliere il gioco da spiaggia preferito da adulti e bambini, pur di non incappare in una sanzione. Questa norma, ha aggiunto Sib, tocca «anche gli oratori e le associazioni no profit, dove il biliardino è spesso messo a disposizione gratuitamente».

La riapertura dei termini per l’invio dell’autodichiarazione

Nella circolare 24/2022 l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha spiegato che il proprietario di un biliardino installato deve presentare, attraverso il sito istituzionale di ADM, una autodichiarazione. La presentazione di questa autodichiarazione consentirà al proprietario, fin da subito, di mettere in esercizio il biliardino avendo acquisito il nulla osta. L’importo da versare all’atto della procedura, che viene corrisposto una sola volta, è di 10 euro. Anche se i termini per la presentazione delle autodichiarazioni sono scaduti il 15 giugno ed erano già stati prorogati più volte, l’Agenzia per consentire a tutti la presentazione dell’istanza ha previsto una nuova riapertura dei termini che permetterà al proprietario di svolgere la procedura agevolmente. L'applicativo, presente nell'area riservata del sito istituzionale di ADM per la presentazione delle istanze di autocertificazione, sarà nuovamente reso disponibile all’utenza a partire dal 27 giugno e fino a tutto il 31 luglio 2022. Gli apparecchi per i quali sia stata presentata autodichiarazione di istanza di rilascio di nulla osta di esercizio e sia stato effettuato il relativo pagamento, potranno rimanere in esercizio fino a tutto il 31 ottobre 2022 con la sola apposizione dell'attestato di pagamento scaricabile dall’applicativo attraverso l’apposito pulsante “Azioni”.

L’Agenzia delle Dogane e dei monopoli: «Niente è cambiato su tassa biliardini»

In una nota ancora precedente l’Agenzia aveva posto l’accento su un punto: in realtà nulla è cambiato. «Nelle ultime ore, nessuna nuova regolamentazione è intervenuta per modificare la normativa di settore già esistente - si legge nel documento -. I biliardini, come sempre, potranno essere liberamente installati in tutti i luoghi aperti al pubblico in continuità con le regole del passato e secondo le modalità già previste». L’ADM ha ripercorso lo sviluppo della vicenda per chiarire i punti principali della materia «rappresentando preliminarmente che gli uffici dell’Agenzia non hanno attivato - e al momento non intendono attivare - alcun intervento di controllo sul territorio». In particolare, spiega l’Agenzia, «una norma del 2012 ha inserito i biliardini fra quegli apparecchi le cui caratteristiche devono essere disciplinate da interventi ministeriali: ciò con l’intento di garantire la sicurezza dell’esercizio. A titolo esemplificativo per comprendere l’utilità dell’intervento - si legge ancora nella nota - tra i diversi documenti che il produttore deve presentare per la commercializzazione del prodotto sono presenti anche quelli che garantiscono gli standard di sicurezza dei giocatori previsti dalle normative europee. Queste regole valgono naturalmente solo nei luoghi aperti al pubblico e non per la vendita di biliardini a privati. Un intervento normativo del 2020 - chiarisce ancora l’Agenzia - ha consentito all’Agenzia di intervenire come ente di regolazione. Conseguentemente, nel 2021, nei mesi di maggio e giugno, sempre per salvaguardare i biliardini già installati nei luoghi aperti al pubblico ed evitare che una norma inapplicata del 2012 portasse a centinaia di sequestri su tutto il territorio nazionale, l’Agenzia ha adottato regole semplificate di autodichiarazione che non prevedono più una autorizzazione ma un semplice nulla osta. Sotto l’aspetto tributario, tali apparecchi sono assoggettati, da oltre venti anni, all’imposta sugli intrattenimenti. Anche in questo caso, nulla è cambiato con la nuova regolamentazione». «Si rassicura tutto il settore e tutti i giocatori – afferma il Direttore Generale Marcello Minenna - che anche per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il calcio balilla rappresenta uno dei giochi della storia e della tradizione di tutti noi italiani da salvaguardare e promuovere anziché da ostacolare, non essendo in alcun modo assimilabili ad apparecchi con vincita in denaro come videolottery e slot».

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