Si aggirano a piccoli gruppi, massimo tre o quattro. Nessun tratto distintivo. Niente bandiere con la croce di San Giorgio né magliette della nazionale di Southgate. Quasi impossibile riconoscerli. Eppure a Roma di inglesi ce ne sono a migliaia. La febbre per il quarto di finale tra Ucraina e Inghilterra è già alta. Stasera all’Olimpico ci saranno 13 mila tifosi, duemila in meno rispetto ai 15.900 previsti, è l’effetto del blocco delle vendite e di alcune rinunce (biglietti rimborsati). E circa duemila vengono dalla Gran Bretagna. I controlli nella giornata di oggi, promettono le autorità, saranno rigidissimi sia per accedere all’Olimpico stadio (5 check point) sia per entrare nelle due Fan Zone di Piazza del popolo e dei Fori Imperiali. Ma non ci saranno i tanto sbandierati controlli sui biglietti aerei per attestare l’avvenuta quarantena.
Ucraina-Inghilterra a Roma, tifosi ammessi alla Fanzone solo con certificato quarantena
Tifosi inglesi a Roma, pasticcio ordinanza
In entrambi i casi per il via libera saranno i tifosi inglesi a dover presentare la documentazione che attesti il termine della quarantena prevista dalla normativa nazionale vigente.
BIRRA E PATRIOTTISMO
Jeams Teasdale gira con la maglia rossa dei Tre Leoni e con una birra per Trastevere, ad un certo punto ruba la scena improvvisando Wonderwall degli Oasis vicino piazza San Calisto. Lui “può”, vive e studia in Italia da 2 anni. Tampone fatto, anche lui sarà allo stadio: «Non appena è finita la partita contro la Germania ho iniziato a cercare un biglietto. Per fortuna mio padre, che vive a Londra, mi ha chiamato perché un amico del pub ha un amico che non è potuto venire». A proposito in centro c’è anche chi prova a vendere il prezioso tagliando, Christian gira con un cartello scritto in inglese. Su rischieta mostra il biglietto e confida di avere già alcune proposte: «Mi hanno offerto 300 euro».
Chissà se chiederà documenti attestanti la quarantena anche lui. E chi non andrà allo stadio? La preoccupazione della Prefettura è proprio quella legata all’elusione della quarantena e a pericolosi incroci con la malamovida, responsabile nelle ultime settimane di nottate di violenza indiscriminata. I controlli saranno intensificati in tutto il centro. Particolare attenzione dunque ai pub ma anche agli hotel che ieri ospitano le due nazionali, quella ucraina al Parco dei Principi, al quartiere Pinciano, e quella inglese al Roma Lifestyle, nella zona di Villa Pamphilj.