La nave di Teseo editore

Fare spazio. I miei anni all’Agenzia spaziale italiana di Roberto Battiston, edito da La nave di Teseo, in libreria al costo di € 15,00, è il racconto in 249 pagine di un’esperienza vissuta quasi in apnea per la passione, la dedizione, la tenacia con la quale il professore di fisica sperimentale di Trento, tra i maggior esperti di raggi cosmici, affronta nel 2014 il nuovo incarico che gli viene affidato. Deve risollevare le sorti della Nasa italiana colpita da una profonda crisi istituzionale e economica. Anni di duro lavoro, raggiunti gli obiettivi, riconquistata la fiducia internazionale, opacizzata da polemiche e azioni giudiziarie ancora non risolte del tutto, la revoca dell’incarico da presidente dell’Asi quel 6 novembre 2018 è certamente inaspettata.

Il libro, che si articola in dodici capitoli, parte dalla rimozione dal suo incarico per spoils system. Coglie così l’occasione per parlare con stile discorsivo dell’avventura vissuta in Asi, un ente finito sulle prime pagine dei giornali per una grave crisi istituzionale che pose termine improvvisamente alla presidenza Enrico Saggese.

Posto a capo dell’Asi nel maggio del 2014, sarà affiancato da quattro consiglieri di amministrazione, a cui si aggiunge, nella primavera del 2015 Anna Sirica come direttore generale dell’Agenzia. Il quinto moschettiere come sottolinea l’autore.

L’autore rivendica il gioco di squadra, la sua indole tenace e la capacità di problem solving, oltre la coesione del gruppo dirigente, il rapporto intenso e trasparente con gli organi di controllo dell’Agenzia, i risultati ottenuti, numeri che non possono essere messi in discussione, come le oltre mille delibere, votate quasi sempre all’unanimità, che avrebbero prodotto una crescita finanziaria e  un rafforzamento del nostro ruolo in Europa, il rilancio della programmazione nazionale, nuove iniziative legate alla space economy, come anche ambiziosi programmi bilaterali.

Il racconto dei suoi anni all’ASI si snoda attraverso diverse tematiche, dallo spazio nazionale a quello europeo, dalla Space Diplomacy alla Space Economy, tematiche dell’agire in questo settore che Roberto Battiston narra dal suo personalissimo e soggettivo punto di vista. Non è un lavoro storico, basato sulle carte, sulle cronache, sulle testimonianze e i documenti, ma sull’esperienza, ola propria esperienza e come ha vissuto quei momenti. Momenti che possono andare dall’onore di chi ha avuto occasione di partecipare ad eventi per pochi, ai paradossi della pubblica amministrazione, dove il lavoro sembrerebbe un premio e lo stipendio un bonus non giustificato, ma dove soprattutto il fare sembra il primo nemico della PA stessa.

Una visione in parte condivisibile, ma pur sempre soggettiva, e in effetti Roberto Battiston, pur con tutti i pregi che ha avuto come Presidente, racconta di una Agenzia Spaziale Italiana che conosceva parzialmente perché vista sempre con gli occhi di un entourage ristretto.  E’ un racconto personale, che come tale va letto, come un quotidiano che a seconda del punto di vista con cui guarda dà una visione differente della stessa notizia.

Il pregio dell’opera, una volta compreso il quadro narrativo, è una modalità espressiva nuova, il racconto, come a tavola tra amici, di un’esperienza vissuta, che nell’ambito spaziale era un’opportunità riservata solo agli astronauti, o meglio colta principalmente da loro.