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Il long Covid di Awp e Vlt: raccolta in crescita ma ancora in ritardo sul pre-pandemia

07 dicembre 2022 - 10:52

Nello speciale pubblicato sulla rivista Gioco News di dicembre 2022, si svela l'andamento positivo per gli apparecchi, nonostante la crisi, con le Vlt migliori delle slot. Ma i margini sono ancora ristretti per la filiera.

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Un dato, tra tutti quelli diffusi dall’Agenzia delle accise, dogane e monopoli in occasione della pubblicazione del Libro Blu relativo al 2021, ha fatto più discutere all’interno dell’industria del gioco pubblico. Quello cioè relativo al “lento e graduale cambiamento delle abitudini dei giocatori che si spostano su altre tipologie di gioco con pay-out più remunerativi rispetto agli apparecchi da intrattenimento”. Al punto da essere stato messo nero su bianco (come riportiamo fedelmente nel virgolettato) dallo stesso regolatore, in aggiunta ai numeri ufficiali. Guardando i dati complessivi dell’intero comparto, infatti, la buona notizia è che nell’anno precedente, quello della prima fase di uscita dalla pandemia, tutti i valori del settore giochi hanno registrato una crescita rispetto al 2020, confermando una buona ripresa dall'emergenza sanitaria da Covid-19: +25,98 percento per la raccolta, +27,06 per le vincite, +19,60 percento per la spesa e +16,20 percento per l'Erario. Ma con questa sottile – seppure non banale – differenza rispetto ai trend precedenti, che evidenzierebbe un graduale abbandono da parte dei giocatori nei confronti di slot e Vlt. 
In effetti, anche durante l’anno corrente, abbiamo già visto dai dati svelati in anteprima su questa rivista e frutto delle elaborazioni della nostra redazione, che l’andamento continua a essere di questo tipo: con una progressiva e incoraggiante risalita degli apparecchi rispetto al periodo Covid, ma comunque con un ritardo notevole rispetto al 2019, anno di riferimento prima dell’emergenza. Come avevamo documentato già a settembre, durante la scorsa estate la riduzione della spesa nei confronti del periodo pre-pandemia era del -13,7 percento per le Awp, che era migliore rispetto al mese precedente, quando il valore era stimato attorno al -14,30, mentre la riduzione media era di circa il -15,8 percento. Mentre la riduzione della raccolta registrava una media di circa il -25,6 percento. Confermando però la lieve ripresa avviata a partire da maggio e proseguita nei mesi successivi – fino ad arrivare a scendere sotto la soglia del -14 percento, in termini di spesa, per la prima volta dalla riapertura post-lockdown. Mentre le Vlt mostravano un andamento meno critico rispetto al passato, come già emerso nei mesi precedenti, per una fase di lento ma progressivo recupero, in miglioramento mese dopo mese. 
In termini di spesa, in particolare, la perdita delle videolotterie ad agosto era stata minore rispetto a quella delle Awp, sia in termini di spesa (-11,20 percento) che di raccolta (-19,60 percento). Abbattendo anche (e di molto) il miglior risultato dell'anno, ottenuto lo scorso giugno quando la spesa era riuscita ad arrivare a un -13,4 percento sul 2019. Complice anche la totale scomparsa di restrizioni per l'accesso ai locali specializzati.
Ebbene, anche nei mesi successivi, il trend di ripresa è stato confermato, con i numeri di spesa e raccolta che qui riportiamo, che mostrano come il recupero nei confronti del periodo pre-pandemia stia proseguendo. In particolare proprio per le Vlt, dove la spesa a novembre risulta inferiore del 4,2 percento rispetto allo stesso periodo del 2019. Mentre per le Awp il ritardo è ancora del 9,3 percento in termini di spesa (per la prima volta tornata sotto la doppia cifra) e oltre il 17 percento per la raccolta.

 

Variazioni mensili 2022 vs 2019

AWP

gennaio

febbraio

marzo

aprile

maggio

giugno

luglio

agosto

settembre

ottobre

novembre

Raccolta

-30,2%

-25,1%

-27,6%

-27,2%

-26,7%

-23,2%

-22,8%

-22%

-21,3%

-20,6%

-17,20%

Spesa

-18,4%

-12,8%

-17,7%

-17,8%

-18%

-14,4%

-14,3%

-13,7%

-13,1%

-12,6%

-9,30%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VLT

gennaio

febbraio

marzo

aprile

maggio

giugno

luglio

agosto

settembre

ottobre

novembre

Raccolta

-38,5%

-35,2%

-37,7%

-33,8%

-31,0%

-26,4%

-23,8%

-19,6%

-19,7%

-15,9%

-10,80%

Spesa

-25,8%

-20,5%

-22,7%

-18,9%

-16,1%

-13,4%

-15,3%

-10,8%

-11,2%

-7,6%

-4,20%

*Elaborazioni GiocoNews.it su dati provenienti dai principali concessionari italiani

 

Soddisfatti, quindi, gli addetti ai lavori. Anche se solo fino a un certo punto: tenendo conto proprio del fatto che si tratta comunque di dati in negativo rispetto al pre-pandemia. E con l’ulteriore preoccupazione che oggi si aggiunge, dopo la certificazione dei dati di Adm che segnalano anche la potenziale perdita di appeal da parte dei giocatori nei confronti degli apparecchi e in favore dell’online. Un passaggio forse inevitabile, ma comunque accelerato fortemente dall’emergenza sanitaria. 
Va tuttavia ricordato, per quanto riguarda lo specifico caso delle Vlt, che il confronto con il 2019 è comunque falsato dall’altro elemento di “disturbo” dovuto all'introduzione della tessera sanitaria e della tassa sulle vincite, di gennaio 2020, che aveva già in sé fatto crollare la raccolta già prima del Covid-19, anche a valori di -30 percento. In questo senso, dunque, il recupero degli ultimi mesi sembra valere doppio, almeno in termini di trend e di fiducia del mercato. Anche se la nota stonata, ancora una volta, è stata suonata dalla politica, con il nuovo governo che, già all’indomani del suo insediamento e già prima di avviare qualunque (auspicato) confronto con la filiera, ha subito avviato un percorso di riflessione sulla tassazione dei giochi. Naturalmente al rialzo, come d’abitudine. Alzando un polverone sull’intera filiera e, in particolare, nel segmento degli apparecchi, già vittima di notevoli rincari, devastato dalla pandemia e alle prese con un lento riavvio, come abbiamo certificato anche in questo lavoro di analisi. 
Ecco quindi che un aumento ulteriore dell’imposizione fiscale su questo settore potrebbe rivelarsi davvero letale. Un motivo in più per divulgare questi dati, che consentiranno – ci auguriamo – al Legislatore di fare uno sforzo in più e andare a guardare l’andamento reale del mercato, per comprendere facilmente che non ci sono più spazi di manovra nel settore. E che l’unico modo per metterci mano, magari anche per ricavarci ulteriori entrate, rimane quello delle riforme: attuando quell’atteso riordino, di cui parliamo e scriviamo ormai da anni, che consentirebbe di rimettere in sesto l’intera industria e di procedere con le gare per il rinnovo delle concessioni, dalle quali potrebbero scaturire non pochi denari. 

 

(L'articolo completo è disponibile nel numero di dicembre 2022 della Rivista Gioco News, sfogliabile gratuitamente anche online nella versione digitale)

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