Si può dire che la poesia sia salita in carrozza con il primo treno e non sia mai più scesa. «Sta in stazione la locomotiva: / Grande, pesante, sbalorditiva...», inizia così un vecchio simpatico componimento del polacco Julian Tuwim. Ora i poeti forse non si sbalordiscono più davanti ai treni. E i treni son cambiati. Ma la poesia continua a correre, piena di stupori e di commozioni, liberamente sui binari. I poeti non raccontano più come Giosuè Carducci la potenza quasi mitologica delle prime apparizioni di strani esseri di ferro e vapore nel paesaggio o non inneggiano al treno come nuova grande frontiera dell'ingegno umano. Ma su quei binari quanta poesia corre, corre insieme alla vita!

Sono nato davanti a una stazione, a Forlì. Pablo Neruda era figlio di un ferroviere e lo era anche uno dei miei maestri, Mario Luzi. E Treno di parole si intitola un documentario sul poeta romagnolo Raffaello Baldini, viaggiatore e poeta del treno. Quante poesie sono nate sui vagoni, quante ambientate sui treni e in ogni angolo del mondo. E dal finestrino il mondo quanto ha ispirato, quanto ha parlato ai poeti. Credo che molti abbiano scoperto una strana spinta a scrivere in versi vedendo il mondo muoversi in quel riquadro, suscitando nostalgie, attese, presentimenti. I treni portano tutta l'umanità con le sue meraviglie, i suoi dolori, i malori e le grazie. A tutto questo la poesia offre voce, è conoscenza artistica della vita. Non si prende un treno senza destinazione. E così anche la poesia mette a fuoco un destino per la vita.

La poesia non solo viaggia in treno, ma è come un treno. Lo strano movimento da fermi, i cambi di panorama, le occhiate, la varietà dei tipi umani, le visioni, le apparizioni, le parole a volte captate per un attimo: tutto questo e altre magie e altre suggestioni rendono il viaggio in treno un "luogo poetico" per eccellenza. Anche per certe "avventure" inaspettate e di vario genere, che capitano a chi viaggia. Come l'avventura chissà di incontrare su un treno non una persona "famosa", ma un poeta o una poetessa magari sconosciuti, sulla pagina o seduti vicino. E attraverso le loro parole vedere il viaggio e il panorama in un altro modo, più profondo. Tra incanti, immersioni e sbalordimenti.

 

 

IL 21 MARZO È LA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

di Federica Gheno

Il 21 marzo è la Giornata mondiale della Poesia, una ricorrenza istituita dall’UNESCO nel 1999 per promuovere e valorizzare questa forma di comunicazione così universale, in grado veicolare un messaggio di pace, di scambio interculturale, di dialogo tra i popoli.

Abel Ferrara e Gabriele Tinti, Prometeo, Palazzo Corsini, courtesy Gazzilli

Abel Ferrara e Gabriele Tinti, Prometeo, Palazzo Corsini, courtesy Gazzilli

«La poesia è sempre una preghiera, un urlo, un grido per cercare un completamento. Ci sentiamo incompleti, abitiamo questa terra sentendoci non pienamente parte e diversi», dice Gabriele Tinti, poeta, scrittore e critico d’arte italiano. Tinti scrive ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica e rinascimentale, collaborando con istituzioni nazionali e internazionali. Nel 2018 il suo progetto di poesia Rovine è stato insignito del Premio Montale e alcuni dei più grandi attori del panorama cinematografico internazionale hanno recitato i suoi versi in memorabili performance ospitate nei più grandi musei al mondo. Le sue poesie, infatti, sono state lette da attori come Malcolm Mc Dowell, Abel Ferrara, Kevin Spacey, Stephen Fry, Robert Davi, Marton Csokas, Vincent Piazza, Michael Imperioli, Franco Nero, Burt Young, Anatol Yusef, Luigi Lo Cascio, Michele Placido, Alessandro Haber, Jamie Mc. Shane e Joe Mantegna.

ASCOLTA L'INTERVISTA A GABRIELE TINTI

 

Lo scorso 15 marzo, in occasione della ricorrenza della morte di Salvator Rosa, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno ospitato nella sede di Galleria Corsini a Roma il regista Abel Ferrara per la lettura delle poesie di Gabriele Tinti che traggono ispirazione dal dipinto Supplizio di Prometeo, capolavoro del pittore napoletano. Il regista e attore statunitense ha dato voce al Titano la cui lotta è quella di tutti: drammatica, impari e senza speranza, contro le forze misteriose e oscure della Natura. Per l’evento è stato realizzato anche un video della lettura, pubblicato sui canali social del museo il 21 marzo, proprio per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia.