Le soluzioni dell’UE per contrastare i cambiamenti climatici

Contrastare il cambiamento climatico è una delle priorità del Parlamento europeo. I dettagli nel nostro dossier.

Contrastare il cambiamento climatico è una delle priorità del Parlamento europeo. Foto di Ezra Comeau-Jeffrey su Unsplash
Contrastare il cambiamento climatico è una delle priorità del Parlamento europeo

Mitigare il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C


Le temperature globali medie sono aumentate considerevolmente rispetto all’epoca che precede la rivoluzione industriale e hanno raggiunto il picco massimo fra il 2010 e il 2019, il decennio più caldo registrato fino ad ora. Dei 20 anni più caldi registrati, 19 si sono verificati dal 2000.

I dati del Programma europeo di osservazione della terra Copernicus indicano che il 2022 è stato l'anno con l'estate più calda e il secondo anno più caldo di sempre. La maggior parte delle prove scientifiche a disposizione dimostrano che tale anomalia è dovuta all'aumento delle emissioni di gas serra (GHG) prodotte dalle attività umane.

La temperatura media globale attuale è tra 0,94 e 1,03 °C più alta rispetto alla fine del diciannovesimo secolo. Gli scienziati ritengono che un aumento di due gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali possa avere conseguenze pericolose e catastrofiche sia sul clima che sull'ambiente.

Per questo motivo la comunità internazionale concorda sul fatto che il riscaldamento globale debba rimanere ben al di sotto dei 2 °C.


Perché l'azione dell'UE è importante?

L'impatto del cambiamento climatico sull'UE

Il cambiamento climatico sta già colpendo l’Europa in varie forme, a seconda della regione, portando alla perdita di biodiversità, incendi boschivi, diminuzione dei raccolti e aumento delle temperature. Il cambiamento climatico ha un impatto anche sulla salute delle persone.

L’UE è un grande emettitore di gas serra

Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, nel 2015 l’Unione europea è stato il terzo produttore di gas serra dopo la Cina e gli Stati Uniti.

Nel 2019 l'UE è stata il quarto maggior emettitore di gas serra a livello mondiale dopo Cina, USA e India.

La quota dell'UE nelle emissioni mondiali di gas a effetto serra è scesa dal 15,2% nel 1990 al 7,3% nel 2019.

Fatti e informazioni sui cambiamenti climatici in Europa nella nostra infografica.

L'UE è un membro attivo nelle negoziazioni climatiche delle Nazioni Unite.

L'UE è un attore chiave nei colloqui delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e ha firmato l'accordo di Parigi. Tutti i paesi dell'UE sono firmatari, ma le loro posizioni e gli obiettivi comuni di riduzione delle emissioni vengono coordinati a livello dell'UE.

Con l'accordo di Parigi, l'UE si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra almeno del 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Nel 2021, l’obiettivo è stato portato ad almeno il 55% di riduzione entro il 2030 e alla neutralità climatica entro il 2050.

Scoprite nella nostra infografica la storia dei negoziati sul cambiamento climatico

Gli sforzi dell'UE stanno dando i loro frutti

 Nel 2008 l’Unione europea ha stabilito l’obiettivo del taglio delle emissioni del 20% rispetto ai livelli del 1990.  Le emissioni sono scese del 24%  entro il 2019 e del 31% entro il 2020, in parte anche a causa della pandemia di Covid-19. Nuovi obiettivi sono stati fissati nel 2021.

Date un'occhiata alla nostra infografica sui progressi dell'UE verso i suoi obiettivi climatici per il 2020

Il Green Deal europeo: raggiungere zero emissioni nette entro il 2050


Nel 2021 l'UE ha reso la neutralità climatica, ovvero l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, giuridicamente vincolante nell'UE. Ha fissato un obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030.

Questo obiettivo di zero emissioni nette è sancito dalla legge sul clima. Il Green Deal europeo è la tabella di marcia affinché l'UE diventi neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

La legislazione concreta che consentirà all'Europa di raggiungere gli obiettivi del Green Deal è stabilita nel pacchetto "Pronti per il 55 " presentato dalla Commissione nel Luglio 2021.

Tale pacchetto comprenderà la revisione della normativa esistente sulla riduzione delle emissioni e sull'energia, che sono spiegate più avanti.

L'UE sta inoltre lavorando per realizzare un'economia circolare entro il 2050, creare un sistema alimentare sostenibile e proteggere la biodiversità e gli impollinatori.

Per finanziare il Green Deal, la Commissione europea ha presentato a Gennaio 2020 il Piano di investimenti per un'Europa sostenibile che mira ad attrarre almeno 1000 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati durante i prossimi dieci anni.

All'interno del piano di investimento, il Fondo per una transizione giusta è progettato per supportare le regioni e le comunità più interessate da una transizione verde, ad esempio le regioni che sono fortemente dipendenti dal carbone.

Leggi di più sul Green Deal europeo


Infografica sulle emissioni di gas serra
Infografica sulle emissioni di gas serra

Ridurre le emissioni di gas serra


L'UE ha implementato diversi meccanismi a seconda del settore.

Centrali elettriche e industrie

Per ridurre le emissioni delle centrali elettriche e delle industrie, l’Unione europea ha messo in pratica il primo mercato delle emissioni. Con il sistema di scambio delle emissioni (ETS, dall’inglese Emissions Trading System), le aziende devono acquistare permessi per emettere CO2. Ciò significa che meno inquinano, meno pagano. Questo sistema copre il 40% delle emissioni totali di gas a effetto serra nell'UE.

Al fine di adeguare l'ETS agli obiettivi più ambiziosi del Green Deal, lo schema è stato rivisto per ridurre le emissioni industriali del 62% entro il 2030. L'ETS II, il sistema di scambio di quote di emissione aggiornato, prevede l'inclusione di settori inquinanti, come l'edilizia e il trasporto su strada, a partire dal 2027, e anche il trasporto marittimo.

Edilizia, agricoltura e gestione dei rifiuti

Anche i settori attualmente esclusi dal sistema di scambio delle quote di emissione (ETS), come l'edilizia, l'agricoltura e la gestione dei rifiuti, contribuiranno alla riduzione delle emissioni attraverso la condivisione degli sforzi tra i paesi dell'UE. Per conformarsi al pacchetto Fit for 55, che si propone obiettivi ambiziosi, le riduzioni per questi settori dovrebbero aumentare dal 29% al 40% entro il 2030.

Trasporti

Per quanto riguarda il trasporto su strada, nel giugno 2022 ha appoggiato la proposta che mira al raggiungimento di zero emissioni di CO2 per le auto e furgoni nuovi.

Nel mese di aprile 2023, il Parlamento ha approvato la proposta riveduta che prevede l'eliminazione graduale delle quote gratuite per l'aviazione entro il 2026 e la promozione dell'utilizzo di carburanti sostenibili per l'aviazione.

Nel giugno 2022 il Parlamento ha votato a favore di una revisione dell'ETS per il settore dell'aviazione, ivi compresi tutti i voli in partenza dallo Spazio economico europeo in programma.

Deforestazione e uso del suolo

Anche il potere di assorbimento delle foreste viene usato dall’UE per contrastare i cambiamenti climatici.

Durante la primavera del 2023, i parlamentari hanno votato per l'aggiornamento delle norme riguardanti la deforestazione e il cambiamento di destinazione del suolo (LULUCF), le quali, a seguito della modifica, comporteranno un aumento del 15% dei pozzi di carbonio dell'UE entro il 2030.

Importazioni da paesi meno ambiziosi per il clima

Sempre nell'aprile 2023, il Parlamento ha approvato le norme per il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere. Queste norme stabiliranno un prezzo del carbonio per le importazioni provenienti da industrie ad alta intensità di carbonio esterne all'UE, con l'obiettivo di contrastare la delocalizzazione verso paesi con obiettivi climatici meno ambiziosi.

Scoprite di più sulle misure UE per ridurre le emissioni di gas serra.

Migliorare energie rinnovabili ed efficienza energetica.


L'UE combatte il cambiamento climatico con una politica energetica pulita adottata dal Parlamento nel 2018. L'attenzione è sull'incremento al 32% della quota di energia rinnovabile consumata entro il 2030 e sulla creazione di possibilità per le persone di produrre la propria energia verde.

Inoltre, l'UE vuole migliorare del 32.5% l'efficienza energetica entro il 2030 e adottare una normativa sugli edifici e gli elettrodomestici.

Gli obiettivi per l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica saranno rivisti nell'ambito del Green Deal.

Scoprite di più sulle misure dell'UE per promuovere l'energia pulita.

L'energia è la principale fonte di emissioni di gas a effetto serra nell'UE. Il miglioramento dell'efficienza energetica e la produzione di energia più pulita aiutano a raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE e a ridurre la sua dipendenza dalle importazioni.

A settembre 2023, il Parlamento hanno appoggiato un accordo per promuovere le energie rinnovabili. La quota di energie rinnovabili nel consumo finale di energia dell'UE dovrebbe aumentare al 42,5% entro il 2030, mentre i singoli paesi dovrebbero puntare al 45%.


Inoltre, l'UE vuole migliorare l'efficienza energetica del 32,5% entro il 2030 e ha adottato la legislazione in materia di edifici ed elettrodomestici, con nuovi obiettivi, sostenuti dal Parlamento nel luglio 2023 settembre 2022, di una riduzione pari almeno all’11,7% del consumo energetico a livello dell’UE entro il 2030 (rispetto alle proiezioni del consumo energetico nel 2030).

Creare un'economia sostenibile e circolare entro il 2050



La transizione verso un'UE a emissioni zero entro il 2050 nell'ambito del Green Deal significa riconsiderare l'intero ciclo di vita dei prodotti: promuovere il consumo sostenibile e l'economia circolare. Ciò dovrebbe portare a una riduzione del consumo di risorse, meno sprechi e meno emissioni di gas serra.

Il piano d'azione per l'economia circolare dell'UE comprende misure riguardanti:


· imballaggi e materie plastiche
· tessuti sostenibili
· elettronica e ICT
· costruzioni ed edifici
· batterie e veicoli
· la catena alimentare
· materie prime critiche
· riparare e riutilizzare i beni

Scoprite di più su ciò che l'UE sta facendo per realizzare un'economia circolare.

Combattere il cambiamento climatico con la conservazione della biodiversità e il ripristino della natura


La salvaguardia della biodiversità e il ripristino degli ecosistemi naturali sono fondamentali per ridurre i cambiamenti climatici, migliorare la capacità di stoccaggio del carbonio e aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici. Le foreste giocano un ruolo cruciale nell'assorbimento e nella compensazione delle emissioni di carbonio. A tal fine, nell'aprile 2023 il Parlamento dell'UE ha adottato norme per impedire che le merci importate nell'UE abbiano contribuito alla deforestazione o al degrado forestale in qualsiasi parte del mondo.


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