Il risparmio previdenziale nella transizione demografica

“Il risparmio oltre la crisi” è il titolo del Salone del Risparmio 2023 e ben si coniuga con i risultati del Decimo Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. L’Italia, secondo Paese a pari merito con l’Austria nell’Unione Europea per percentuale di spesa pubblica destinata al welfare (54%) è certamente in ottima posizione nella top ten mondiale per sviluppo delle forme di welfare pubblico, sfatando peraltro il consolidato luogo comune secondo il quale da noi si spenderebbe poco per le prestazioni sociali. È d’altra parte al 12° posto nella classifica dei Paesi OCSE e non OCSE per patrimonio dei fondi pensione in rapporto al PIL, un posizionamento che può certamente essere migliorato attraverso una revisione delle norme per ampliare le modalità di contribuzione, e in particolare riportando la tassazione delle performance al momento del riscatto della posizione, una più capillare informazione, a cominciare dalle scuole, e un maggior impegno degli operatori e delle parti sociali. La necessità di un maggior sviluppo delle forme di welfare complementare, a partire proprio dai fondi pensione, diventa ancora più importante considerando le sempre minori risorse pubbliche disponibili, l’enorme debito pubblico e la transizione demografica che, inevitabilmente, produrrà aumenti nella spesa sociale. Lo strumento dei fondi pensione sarà sempre più indispensabile non solo per i lavoratori italiani ma anche per lo sviluppo del Paese. Un nuovo semestre di silenzio-assenso, il ripristino del fondo garanzia per le PMI, incentivi per gli investimenti green e in economia reale domestica, una riforma fiscale che riporti all’11% (o anche meno) la fiscalità sui rendimenti e, soprattutto, più cultura previdenziale e comunicazione sociale: sono queste le possibili proposte su cui concentrarsi per ridare nuovo e necessario impulso alla previdenza e al welfare complementare.

Con l’intervento di: Ugo Loeser, Alberto Brambilla, Gian Carlo Blangiardo, Michaela Camilleri, Mario Mantovani, Jole Saggese