I Comuni hanno i soldi del Pnrr ma non il personale per i progetti

Lucia AvianiFrancesca Artico / UDINEPersonale al lumicino, sottodimensionato al punto da imporre posizioni organizzative ai sindaci: la carenza di organico sta mettendo in ginocchio i piccoli Comuni - ma non solo, perché l'impasse comincia a toccare pure quelli di medie dimensioni - e paralizzando una serie di procedure, tra cui l'utilizzo dei fondi del Pnrr, risorse che corrono il pericolo di non poter essere spese per assenza dei necessari progetti. Non cerca eufemismi il sindaco di Treppo Grande, Manuela Celotti, che parla di «situazione disperata»: «Sono alla guida dell'ente da ormai 8 anni - premette - e mai come negli ultimi due ho riscontrato simili difficoltà. Gli uffici sono ai minimi termini: mancano dipendenti (noi ne abbiamo 5 sui 10 che ci spetterebbero) e non si riesce a trovarli». Non per nulla proprio a lei competono le posizioni organizzative per l'ufficio tecnico, la ragioneria e la segreteria. Ai concorsi, aggiunge Celotti, si presentano pochissimi candidati - anche per la consapevolezza delle responsabilità sempre più forti e del carico di lavoro via via crescente -, con il rischio che superi la prova una percentuale irrisoria: insomma, il sistema sta implodendo e «impone - sempre il sindaco di Treppo - misure drastiche e immediate», pena il collasso.le prime segnalazioni«Più volte - dice - ho segnalato all'Anci la complessità della situazione, facendo presente che è insensato perdere quattro mesi per l'indizione di un concorso al quale, ripeto, potrebbe iscriversi una manciata di persone. All'abolizione delle Uti non è seguita un'alternativa, e gli effetti ora si vedono. Va rivisto l'intero meccanismo, inclusi gli stipendi del personale, chiamato a mansioni a 360 gradi. Siamo arrivati al paradosso che non sono più i dipendenti a garantire continuità operativa agli enti locali, considerato l'avvicendarsi delle amministrazioni, bensì queste ultime. E in condizioni del genere le sfide del Pnrr e della transizione ecologica sono insostenibili: siamo alla paralisi, e non solo per i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza, ma pure per le ordinarie opere pubbliche, congelate per l'impennata dei costi delle materie prime, saliti del 20-30 per cento. Tantissimi lavori sono fermi per assenza di copertura economica: prima di finanziare nuovi progetti, si dovrebbero trovare le risorse per consentire l'attuazione di quelli già in itinere ma bloccati dall'incremento degli oneri». Ed è «fondamentale», conclude, orientarsi verso la creazione di uffici sovracomunali ad hoc, visto che le competenze richieste per le progettualità sono sempre più specifiche.le confermeConferma il quadro di assoluta crisi il sindaco di Ruda, Franco Lenarduzzi: i 3,1 milioni di euro ottenuti dal suo Comune tramite il Pnrr, per realizzare il polo scolastico nelle ex caserme di Perteole (1,3 milioni per costruire il nido, 1,4 per la scuola dell'infanzia e 400 mila per la mensa) sono fermi per l'assenza del personale che dovrebbe redigere i piani d'intervento e poi occuparsi del "monitoraggio" dei mandati conferiti ai professionisti. «Il quadro di enorme difficoltà in cui ci troviamo noi - dichiara il primo cittadino - è riscontrabile in ogni altro piccolo ente locale. A Ruda 7 impiegati sono andati in pensione e 3 hanno scelto di andare a lavorare in municipi più grandi, tanto che dal primo gennaio l'ufficio anagrafe è gestito da una ditta esterna. Farò tutto ciò che è in mio potere per non perdere i fondi ottenuti: assegneremo gli incarichi e poi ci attiveremo nella ricerca di chi possa seguire gli iter. Ricordo che disponiamo anche di 3,9 milioni per la realizzazione della scuola dell'Inail. Il problema - conclude, ponendo anch'egli l'accento sul nodo dei rincari delle materie prime - è enorme. All'ufficio tecnico uno dei due architetti ha esperienza ma è oberato di lavoro, l'altro è in servizio da solo un mese e deve quindi avere il tempo di imparare».termini in scadenzaNon difforme è la fotografia che arriva dal Comune di Basiliano, dove è lotta contro il calendario - testimonia il sindaco Marco Del Negro - per l'utilizzo di 535 mila euro derivanti dai fondi per la sicurezza del territorio e poi confluiti nel "pacchetto" Pnrr: «Il termine per indire la gara è il mese di dicembre. Per sopperire alle carenze di organico ci siamo visti costretti a fare ricorso a Rup esterni. Sono però fermi, indipendentemente dal piano di ripresa e resilienza - rileva Del Negro -, tanti altri progetti». --