Senza Titolo

Studiare il passato è doveroso per evitare di commettere gli stessi errori dei padri o dei nonni; coltivare la memoria è necessario per costruire un futuro migliore. E quando di mezzo ci sono la vita di un piccolo paese e le pulsioni di una comunità semplice che rischia l'annientamento a causa dell'odierno sviluppo tecnologico, scriteriato e a volte non controllabile, ecco che capire il passato e coltivarne la memoria diventano quasi un imperativo categorico, un obbligo morale, prima che politico, immanente. È ciò che ha fatto Luigi Gratton con il suo "C'era una volta... Ruda", volume di ben 358 pagine, edito dal Comune di Ruda - che sarà presentato domani alle 10.30 a casa Toppani a Ruda - con centinaia di foto, con storie, aneddoti, vita vissuta, raccolte di carte geografiche, modi di dire e ritratti di uomini e donne della comunità, ha portato all'attenzione dei rudesi di oggi quello che era il paese di ieri, con una abbondanza di citazioni da far invidia agli storici più navigati. Si tratta del primo volume, vale a dire una sorta di introduzione, di un lavoro che proseguirà nei prossimi anni con un focus dedicato al paese tra le due Guerre e poi al paese nella contemporaneità, con i cambiamenti strutturali intervenuti negli anni, nel quale tutti potranno riconoscersi. --