Quasi la metà di tutti i bambini rifugiati – il 48 per cento – non va a scuola.
Nel periodo compreso tra marzo 2019 e marzo 2020, la percentuale di rifugiati iscritti alla scuola primaria era del 68%. A livello secondario, i tassi di iscrizione per lo stesso periodo erano solo del 34%, mentre la percentuale di rifugiati iscritti all’università era del 5 per cento. La pandemia ha avuto un impatto destabilizzante per tutti i bambini e giovani, e nel caso dei giovani rifugiati – già costretti ad affrontare serie difficoltà di accesso alla scuola – ha limitato ulteriormente la possibilità di studiare.
La Dichiarazione di New York su rifugiati e migranti individua nell’istruzione un elemento cruciale della risposta internazionale sui rifugiati. Inoltre l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 4 mira a garantire “un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e a promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti”.
L’UNHCR collabora con governi e organizzazioni internazionali affinché bambini e giovani rifugiati abbiano accesso a percorsi scolastici di qualità e sicuri ovunque nel mondo. Grazie al tuo aiuto, possono imparare a ricostruire le loro vite.
L’istruzione è un diritto umano fondamentale, sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989 e dalla Convenzione sui rifugiati del 1951.
L’istruzione protegge i bambini e i giovani rifugiati dal rischio di reclutamento forzato in gruppi armati, lavoro minorile, sfruttamento sessuale e matrimoni precoci. Rafforza inoltre la resilienza della comunità.
L’istruzione conferisce ai rifugiati le conoscenze e le capacità per vivere una vita produttiva, soddisfacente e indipendente.
L’istruzione forma i rifugiati, consentendo loro di conoscere se stessi e il mondo che li circonda, e sostenendoli nel percorso di ricostruzione delle proprie vite e comunità.