Cronache

Il cane che cura i bimbi dal terrore del dentista

Si chiama Brooke, è una golden retriever di 4 anni e rassicura i piccoli pazienti alle prese con il trapano

Il cane che cura i bimbi dal terrore del dentista

Il martedì mattina di ogni settimana l'ambulatorio dentistico del Dr. Paul Weiss, è letteralmente stipato di genitori che accompagnano i bambini a curare carie, valutare «ponti» e protesi varie, prelevare impronte, insomma a fare tutto quanto si fa di solito in uno studio odontoiatrico specializzato in dentistica pediatrica.

Il martedì mattina però è anche un giorno speciale ed è dedicato ai bambini che raggiungono lo studio, accompagnati solitamente dalla mamma, senza quegli occhi sbarrati che contraddistinguono la tensione di chi deve affrontare l'iniezione di anestetico e il trapano a turbina con il suo caratteristico e obiettivamente poco piacevole rumore.

Williamsville, dove il dentista esercita, è un villaggio di New York e conta non più di 5000 abitanti. A cosa è dovuto dunque l'affollamento del martedì mattina in questo studio dentistico e le liste d'attesa che si prolungano ogni settimana di più? A un nuovo membro dello staff che opera nell'ambulatorio. No, non si tratta del famoso Professor Tal dei Tali, luminare della protesica ortodontica infantile che viene dalla capitale una volta la settimana a risolvere i casi più complicati. Si tratta invece di Brooke, un cane di razza Golden Retriever, femmina, di quattro anni, che mette a disposizione dei piccoli pazienti, e di chi li accompagna, le sue doti di cane certificato per la pet therapy.

Tutti ormai sappiamo di che cosa si tratta, se non altro perché se ne parla ormai ogni giorno.

La pet therapy è l'ausilio alla cura delle malattie ottenuto attraverso il coinvolgimento e la frequentazione di un animale, spesso a ciò addestrato. Può essere un cavallo, un asino, un cane, un gatto, un coniglietto nano, ma si può affermare che ormai non ci sono più barriere di specie.

Anche la semplice vista di un acquario con i lenti e misurati movimenti dei pesci in quelle luci tenue azzurre e verdi, crea uno stato di relax che pare faccia a gara con i migliori antidepressivi e ansiolitici nel curare disturbi d'ansia e depressivi minori e nell'aiutare il paziente in quelli maggiori.

Bene, il martedì mattina Brooke attende i suoi piccoli amici nella sala antistante la reception per ricevere carezze, offrire la zampa e interagire con i bambini distraendoli mentre gioca con la sua palla favorita o sceglie uno di loro per stendersi sul pavimento a zampe aperte e farsi coccolare la pancia e accarezzare il folto mantello. Già l'arredamento dello studio cambia, a livello di colori, strutture, soprammobili, tutto a misura di bambino. All'interno di questo contesto si muove sicura Brooke che ha seguito un lungo percorso in cui le è stato insegnato a interagire con le persone, ma soprattutto con i bambini, senza mai scomporsi neanche di fronte a un'inevitabile trazione un po' rude della coda o a un ditino che, durante il gioco, le finisce nell'occhio.

Come per molti Golden Retriever lo scopo primario della vita di Brooke è quello di coccolare e la possiamo trovare seduta di fianco al bambino particolarmente terrorizzato dal trapano, per confortarlo e distrarlo.

È un po' distante, ma se volete un appuntamento basta dire all'infermiera che volete portare il bambino nel «Brooke Day» (Il giorno di Brooke).

Lei capirà.

Commenti